Perché realizzare una struttura residenziale?
Questo progetto nasce dal desiderio di vivere il cammino di fede nella concretezza e nell'affidamento a Dio, condividendo la vocazione francescana che ci testimoniano continuamente i nostri fratelli Frati Minori della Provincia Picena San Giacomo della Marca. Per questo motivo abbiamo espresso la volontà di prendere parte al progetto della "Terra dei Fioretti", mettendo la nostra vita a disposizione dei più poveri della nostra società. Vogliamo rivivere quello che era il sogno di San Giacomo della Marca che, predicando nelle città, frequentando i vari ambienti e notando le molte ingiustizie sociali (come l'oppressione dei semplici, l'incuranza degli ammalati, l’abbandono degli orfani), sentì la necessità di istituire la confraternita del SS. Nome di Gesù, affidandole un compito di redenzione e benessere sociale, fondando ospedali, monti di pietà, e altre opere rivolte ai poveri.
La scelta di aprire una comunità familiare è per noi una risposta di ringraziamento a Dio che ci ha dato la possibilità di crescere e formarci cristianamente all'interno di un cammino francescano (la Gi. Fra.), vissuto nella preghiera, nel confronto e nelle opere di carità.
La chiamata del Signore si è concretizzata in percorsi di studio nell’ambito dei servizi sociali, nella psicologia e pedagogia, con esperienze lavorative e di tirocinio nel campo del sostegno alle donne, ai minori, nel target della prostituzione e tratta, e della violenza intra familiare
Dopo aver collaborato con varie responsabili di strutture residenziali (On the Road di Martinsicuro, La Gemma di Ancona, l'Oikos di Jesi) è emerso che in Italia sono sempre di più le donne che si rivolgono a loro, anche tramite internet, cercando un appoggio momentaneo che le renda capaci di reinserirsi nel mondo del lavoro e ripensare all’autonomia.
In seguito a questo abbiamo progettato di aprire una struttura residenziale per offrire un servizio di sostegno globale alla persona. Sono ormai sei anni che la nostra Casa Alloggio San Giuseppe Sposo accoglie donne in difficoltà sociale con minori a carico: dal 2011 abbiamo ospitato 24 donne e 27 bambini. Nella maggior parte dei casi le mamme hanno seguito i propri figli continuando ad accudirli, sostenute e accompagnate dalla nostra equipe.
Nel corso della nostra esperienza si sono verificati due casi nei quali le madri hanno lasciato la nostra struttura, senza portare con sé i propri figli. Questi eventi ci hanno interrogato e messo in discussione; per rispondere a questa necessità abbiamo deciso di modificare la tipologia di struttura da "casa alloggio" a "comunità familiare". Tale comunità familiare ci permetterebbe di accogliere anche minori in stato di abbandono, evitando ulteriori traumi affettivi e relazionali a danno dei bambini, assicurando una stabilità delle figure di riferimento e una continuità del progetto educativo.